Una vita fatta di sofferenze, lutti, ingiustizie, irrisioni ma, lui ne esce trionfante e diventa, grazie alla sua forza e al suo coraggio, l’attore più amato di Hollywood, protagonista di tantissimi film, serie tv, doppiatore e regista: 30 anni di carriera ripagati per un destino ingiusto. Scopriamo la sua storia e riflettiamo sul vero significato del coraggio necessario per affrontare la vita.
Gli attori hollywoodiani che noi guardiamo nei film ci sembrano a volte delle divinità, completamenti diversi da noi, icone di bellezza e siamo sempre più convinti che la loro vita di lusso, un lavoro così gratificante e il benessere economico li renda felici e spensierati. Purtroppo non è così: anche loro, come tutti i comuni mortali, hanno problemi da affrontare, paure, insicurezze e un destino che non guarda in faccia il loro ruolo; come tutti noi quindi hanno bisogno di trovare il coraggio per affrontare i dispiaceri della vita. Keanu Reeves ne è l’esempio.
Una vita da raccontare
30 anni di carriera, ruoli di notorietà eccellente, film che grazie a lui hanno vinto oscar; abituati a vederlo nelle interviste un pò solitario, quasi timido, ombroso, mai altezzoso, sorridente solo se necessario (al contrario di molti attori che si sforzano di risultare allegri e gioviali), non indossa mai una maschera ma, si mostra al pubblico dei suoi fan così com’è.
Nasce in Libano il 2 Settembre 1964 e dopo due anni dalla sua nascita i suoi genitori si separarono, il padre non volle più sapere nulla di lui per alcuni anni e, quando riallacciarono i rapporti, non si dimostrò comunque un buon genitore: umiliava suo figlio e ben presto, fu arrestato per traffico di droga.
Cresciuto con diversi patrigni, sua madre lavorava come ballerina di intrattenimento in dei locali notturni per permettere a lui e alle sorelle del cibo e una casa.
Keanu diventò un bravissimo giocatore di hookey sul ghiaccio alle superiori, era il portiere ufficiale della squadra del college. Venne anche eletto miglior giocatore della scuola, cosa che gli aprì la strada per una carriera da professionista. Al momento di decidere se proseguire l’attività sportiva, optò però per la rinuncia, complice un infortunio alla mano che ne pregiudicò la carriera sportiva.
Dovette cambiare 4 scuole poiché deriso, preso in giro, considerato poco intelligente a causa delle sue difficoltà scolastiche mentre, in realtà, era semplicemente dislessico e aveva problemi di lettura. Per questo Reeves decise di abbandonare gli studi a 17 anni, senza conseguire mai il diploma di maturità. Fino alla maggiore età visse con la madre, dove frequentò dei corsi di recitazione. Per mantenersi, lavorò come affilatore di pattini da ghiaccio, boscaiolo e per un anno fu anche dipendente di un negozio di pasta.
All’età di 23 anni perse il suo miglior amico River Phoenix per overdose.
Nel 1999 conobbe sua moglie, Jennifer Simmer, e nacque la loro primogenita, che morì però pochi giorni dopo per una malformazione cardiaca congenita.
Nel 2001 la moglie perse la vita in un incidente stradale al ritorno da una festa.
Nel 1999 sua sorella si ammalò di leucemia così, l’attore decise di donare il 70 % del compenso di Matrix alla ricerca. Nel 2017, dopo essere stato ospite al Festival di Sanremo, corse a Roma per andare a trovare la sorella ricoverata al Policlinico Gemelli.
Più volte l’attore lo si trova per strada, in giro, come se fosse una persona qualunque: mangia su una panchina, festeggia con riservatezza i suoi compleanni, viaggia in metro e si ferma a parlare con i senzatetto.
Il suo patrimonio mobiliare vanta incassi di 350 milioni di dollari, ma, nonostante ciò, vive in un appartamento modesto e non lussuoso.
La medaglia dell’umiltà appesa sulla sua giacca
L’attore non perde mai l’occasione per aiutare gli altri: durante il film THE LAKE HOUSE, Reeves sentì una donna dello staff piangere perché avrebbe perso la casa non avendo 20000 dollari da pagare per dissequestrarla. L’attore versò sul suo conto la cifra.
Moltissimi anche i soldi che ha stanziato per gli ospedali, case di cura per bambini e orfanotrofi.
Durante le riprese di Matrix, regalò allo staff che curò i costumi e gli effetti speciali, 50 milioni di dollari per ricompensare il loro lavoro. Ha regalato una Harley Davidson a ciascun stuntman ma, nonostante ciò, l’attore non ha mai dichiarato di far beneficienza in pubblico.
Un uomo che potrebbe usare i suoi soldi per una vita molto più lussuosa e invece, ogni giorno si sveglia e sceglie di appendere alla sua giacca la più bella medaglia: l’umiltà, che non si può comprare. Bravo Keanu Reeves
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