Lavorare 8 ore circa e guadagnare 1200-1600 euro: questo lo stipendio italiano di un lavoratore con contratto determinato o indeterminato, che percepisce lavorando in azienda.
Sentire che la Svizzera ha approvato il salario minimo più alto al mondo, di 3500 euro, ci lascia perplessi.
«Non si può vivere con un salario inferiore a 3.500 euro». Questo principio diventa una norma in Svizzera. Già da 2 anni, il 58,15 per cento degli elettori lo ha approvato con votazione popolare portando a compimento la battaglia sostenuta dai sindacati.
Una vittoria per la sinistra, a 6 anni dalla bocciatura con un referendum a livello federale. A Ginevra il limite minimo di stipendio fissato corrisponde a circa quattromila franchi e vige l’obbligo per gli imprenditori e i datori di lavoro di rispettarlo.
Nello specifico, il testo prevede una remunerazione oraria di almeno 23 franchi (21 euro), per 41 ore di lavoro settimanali. Un salario minimo garantito che è presente anche in altri due cantoni, Neuchâtel e Giura. Anche la Svizzera, nota per la concentrazione di redditi molto alti, ha risentito degli effetti economici del covid e della pandemia. Il salario minimo garantito è stato approvato in un contesto in cui è più facile trovare persone in difficoltà economiche.
Un quarto di questi nuovi poveri è di origine straniera.
«Intere famiglie con bambini – ha reso noto uno studio dell’Ospedale Universitario Cantonale – sono piombate in uno stato di insicurezza alimentare crescente». La misura era particolarmente attesa da sindacati e partiti di sinistra dal momento che Ginevra è una delle città più care al mondo. La riforma è entrata in vigore il 17 ottobre 2020 ed è stata applicata a beneficio di circa 30mila lavoratori a bassa retribuzione, due terzi dei quali donne, molti impiegati come addetti alle pulizie o in ristoranti o parrucchieri. Si tratta del salario minimo più alto del mondo.