Una madre è la persona che più di ogni altra ama i suoi figli e vorrebbe vedere soltanto la loro felicità. E’un amore incondizionato, che non è mai cambiato sin dal primo vagito e che continuerà a vivere fino al suo ultimo respiro. Essere madre però, non significa sorridere sempre, ma anche piangere tanto, piangere per i propri figli ma anche trovare il coraggio e la forza di aiutarli in ogni momento difficile della loro vita. Quella che vi raccontiamo è una storia molto commovente di un amore tra madre e figlio che mai nessuno riuscirà a sciogliere.
Una storia d’amore puro
Il nome del protagonista della nostra storia è Valerio, un uomo di soli 50 anni con grave insufficienza renale, tanto da costringerlo a sottoporsi a quattro sedute di dialisi a settimana. Sua madre, Graziella Cenci, di 68 anni ha deciso di dare la possibilità a suo figlio di rinascere per la seconda volta, di ritornare ad una vita serena che una madre augura ai suoi figli.
Era il 2017 quando le condizioni di Valerio iniziarono a peggiorare e al momento non vi erano donatori compatibili. Presso l’ospedale di Verona, la signora Cenci propone ai medici di voler donare il rene a suo figlio e, dopo tutti gli accertamenti del caso, il dottor Luigi Boschiero ha realizzato l’intervento tanto atteso presso l’ospedale di Borgo Trento.
La dolce madre all’uscita della sala operatoria piangeva dalla gioia, aveva ridato a suo figlio la vita, gli aveva donato una parte di sé oltre al suo amore.
La signora Graziella risponde così all’intervista di Veronasettegiorni.it spiegando passo dopo passo le sofferenze e le gioie che hanno coinvolto madre e figlio: “Valerio ha iniziato a fare le dialisi, tre volte a settimana, per quattro anni e mezzo. Fu inserito in lista d’attesa per un trapianto di rene dopo due anni, ma non se ne trovavano di compatibili. La mia amica Teresa Tavella conosceva la segretaria del dottor Boschiero e mi fece parlare con lui. Teresa mi ha spronato a provare la strada della donazione e a fine 2017 parlai col medico il quale, viste le mie analisi del sangue, mi disse stavo bene di salute ed ero idonea a donare, e che la donazione da madre a figlio è ideale. Infatti eravamo compatibili al cento per cento. Da gennaio 2018 ho iniziato la trafila delle analisi e l’11 luglio c’è stato il doppio intervento”.
Rivivere grazie all’amore della propria madre
Valerio grazie all’intervento ha ripreso in mano la sua vita e ora vive sereno e fiducioso di un futuro che prima appariva incerto. E’ bastato molto poco: l’amore della donna che gli aveva donato la vita lo ha rimesso in piedi. La signora Graziella spiega che per lei non è cambiata la vita senza un rene, vive benissimo e ora che sa che suo figlio è tranquillo, dorme notti serene.
Prima dell’intervento aveva perso il lavoro come metalmeccanico: arriva così un’altra buona notizia: per lui è pronto un nuovo posto di lavoro come aiuto-cuoco.
Dopo aver ripreso le redini della sua vita dice: “Dopo otto mesi dall’intervento sono tornato a lavorare, ma soprattutto non devo più fare le dialisi, non sto più male. Ho sofferto a stare tanto in ospedale, ma ora vivo la mia seconda vita. Non finirò mai di ringraziare mia mamma per avermi fatto nascere una seconda volta. Il suo rene lo conserverò al meglio”.
E’una storia che ci riempie tanto il cuore e che ci fa comprendere quanto sia forte il legame che lega una madre al proprio figlio, nonostante ormai la donna, non più giovanissima, non ha avuto paura di affrontare un intervento così impegnativo.
Concludiamo con delle bellissime parole del nostro Papa Francesco che tanto inteneriscono il cuore
“Un figlio è un figlio: una vita generata da noi ma destinata a lui, al suo bene, al bene della famiglia, della società, dell’umanità intera”.
Papa Francesco.
© Riproduzione riservata