L’ansia può essere definita – senza timore di smentite – una delle principali malattie della società moderna. Sono sempre di più le persone nel mondo che soffrono di ansia e vivono con disagio tale condizione.
Spesso si fa ricorso a farmaci e ansiolitici che aiutano ad alleviare gli attacchi di panico, il senso di oppressione e di soffocamento che si provano quando si è soggetti ad una crisi d’ansia.
Molti di noi sperimentano stati d’ansia o grandi periodi di stress durante la propria vita: basti pensare al numero di volte in cui diciamo cose come “questa situazione mi crea molta ansia”.
Ma come possiamo definire effettivamente l’ansia e lo stress?
L’ansia è uno stato emotivo associato a una condizione di allerta e paura generalmente eccessiva rispetto alla reale situazione.
Per molte persone l’ansia è un compagno di vita quotidiano, non molto piacevole però da sostenere.
Non tutto vien per nuocere però: secondo diversi studi scientifici, le persone che soffrono di ansia, sono individui speciali ovvero, hanno un intelligenza superiore alla media.
L’ansia è molto probabilmente il disturbo psicologico più diffuso a livello globale. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne sono colpite più di 260 milioni di persone.
Sensazione di nervosismo, irrequietezza o tensione, percepire un senso di pericolo imminente, panico, aumento della frequenza cardiaca, iperventilazione, sudorazione, tremore, sensazione di debolezza o stanchezza, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, problemi gastrointestinali, dolore toracico: questi sono alcuni degli intensi sintomi fisici che le persone che lottano con l’ansia affrontano ogni giorno.
L’ansia non è altro che la paura imminente e istantanea di qualcosa che sembra irrisolvibile e che sembra possa mettere a repentaglio la nostra vita. A volte, questa sensazione sembra incontrollabile, come se ci sta sfuggendo di mano e sfociare in un attacco di ansia.
L’ansia è una sensazione che genera molta paura e terrore e spesso diventa un problema talmente grande che, il soggetto pensa non possa mai più liberarsene. L’individuo ansioso pertanto, grazie alla sua intelligenza, percepisce che vuole ribellarsi da ciò che lo costringe a star male.
Ad affermare che le persone ansiose sono più intelligenti degli altri, è un ricercatore della Boston University, David Barlow, del Center For Anxiety And Related Disorders. Secondo lui l’ansia sarebbe legata strettamente all’attività intellettuale.
Secondo Barlow chi soffre di ansia avrebbe una maggiore consapevolezza di ciò che significa essere vivi. In altre parole, si è ansiosi perché si è intelligenti.
Secondo Barlow l’ansia funzionerebbe da “macchina” per risolvere i problemi, in quanto metterebbe in moto meccanismi evolutivi legati alla difesa e alla sopravvivenza.
Per questo motivo sembrano essere più predisposti a far fronte ai conflitti e anche di chiedere aiuto, se necessario. Inoltre gli ansiosi mostrerebbero una maggiore capacità di raggiungere gli obiettivi partendo da approcci diversi e non convenzionali.
L’ansia riflesso di intelligenza
Secondo il dottor Barlow, l’ansia è parte integrante di ciascuno di noi, nasce con noi, ci appartiene.
Pertanto questa malattia non va curata con la medicina tradizionale, tra tramite terapia.
In altri termini, non è possibile eliminare tutti i problemi che generano ansia, ma bisogna piuttosto aiutare le persone ad affrontare al meglio le crisi d’ansia.
Combattere definitivamente l’ansia non si può: si deve convivere con essa nel migliore dei modi.