lunedì - 18 Novembre - 2024

L’appello dell’OMS: «Il Covid è come la Spagnola, tornò in autunno con 50 milioni di morti»

Secondo l’OMS per il prossimo autunno l’incubo Covid 19 ritornerà in maniera prepotente, esattamente come la Spagnola. Scopriamo i dettagli.

L’epidemia di Covid «si sta comportando come avevamo ipotizzato» e «il paragone è con la Spagnola che si evolse esattamente come il Coronavirus: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti in tutto il Mondo durante la seconda ondata».

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Questa è l’ultima “catastrofica” previsione fatta stamane da Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ( Oms), durante la trasmissione Agorà su Rai 3, rispondendo su una lettera in cui alcuni esperti parlavano di «emergenza finita».

Lo stesso Ranieri Guerra è attualmente accusato di «puro terrorismo mediatico» da cinque deputati.

Coronavirus vs Influenza Spagnola

Tanta paura e sgomento per le ultime affermazioni dell’OMS che indicherebbero il Covid-19 esattamente identico all’influenza Spagnola.

L’influenza Spagnola arrivò a infettare circa 500 milioni di persone in tutto il mondo, inclusi alcuni abitanti di remote isole dell’Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico, provocando il decesso di 50 milioni di persone su una popolazione mondiale di circa 2 miliardi.

L’agente causale della Spagnola appartiene alla famiglia dei virus dell’influenza A, la stessa che si evolve provocando la classica influenza stagionale.

La malattia colpì indistintamente tutte le fasce di età, facendo vittime tra giovani, adulti e anziani. Non furono mai trovati nè un vaccino né una cura e tutto avvenne in un Mondo in cui non esistevano i reparti di Terapia Intensiva e i respiratori che ci sono a disposizione oggi. Non esistevano né gli antibiotici né i farmaci anti-virali. Nell’80 per cento delle case, per dare un’idea delle condizioni di vita dell’epoca, non c’era ancora l’acqua corrente ed era complicatissimo mantenere un certo livello di igiene. La pandemia nel 1920 se ne andò così come era venuta.

Le affermazioni di Ranieri Guerra


Immagine: Youtube

«Adesso sparendo il Covid dai ricoveri in clinica – ha insistito Guerra – sembra che tutto sia finito, ma non è così».

Rispetto alla nuova categoria dei “debolmente positivi”, ha precisato il direttore aggiunto dell’Oms, «non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare. Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l’andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C’è una discesa che coincide con l’estate». «È vero – ha concluso Guerra – che le terapie intensive si sono svuotate, ma si sono svuotate come previsto che accadesse e non vogliamo si riempiano di nuovo in autunno. Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l’obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà».

Cinque deputati del gruppo “Cambiamo con Toti”, Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Alessandro Sorte e Giorgio Silli, in una dura nota, accusano di «puro terrorismo mediatico» il direttore aggiunto dell’Oms Ranieri Guerra.

«Quanto affermato oggi da Guerra su Rai 3 pensiamo non sia corretto. Paragonare l’andamento del Coronavirus all’influenza Spagnola del 1918 dimenticando di rassicurare che la Scienza, un secolo dopo, ha fatto progressi e passi da giganti tali da poter evitare che si possano raggiungere, in una eventuale seconda ondata di cui nessuno ha la certezza, i 50 milioni di morti è puro terrorismo mediatico. Ribadiamo l’importanza di continuare ad osservare le precauzioni sanitarie del caso ma crediamo anche che sia arrivato il momento di porre un freno alle tante ipotesi scientifiche espresse in assoluta libertà che circolano sui mass media. Abbiamo bisogno di fiducia e concretezza, di soluzioni serie per uscire dalla crisi sanitaria ed economica non di storie del terrore che destabilizzano solo il futuro della gente».

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