Con la fine dell’estate e con l’inizio delle temperature più fresche, dobbiamo prepararci all’influenza stagionale che presto busserà alle nostre porte. Da ciò che riferiscono i virologi, quest’anno colpirà in netto anticipo e sarà caratterizzata da virus più aggressivi, con una capacità superiore di innescare complicanze negli anziani e nei soggetti deboli; la buona notizia riguarda il numero dei casi, che saranno nettamente inferiori alla media. È la previsione del professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano che ha voluto anticipare cosa ci aspetta.
Con la riapertura delle scuole e delle aziende, la possibilità di diffondere il virus influenzale, che già circola da alcuni giorni, aumenterà di molto. E’ proprio per questo che partirà, già dalla metà di ottobre, la campagna vaccinale aperta a tutta la popolazione.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nella Determina N° 698/2019, già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ha già reso noto il vaccino che aiuterà molti di voi a non contrarre questa terribile influenza.
Per sapere cosa dovremmo aspettarci dall’imminente stagione influenzale, è stato chiesto il parere del professor Fabrizio Pregliasco, virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano.
Secondo il dott. Pregliaccio quindi, l’influenza quest’anno colpirà un numero minori di pazienti rispetto ai 9 milioni dello scorso anno. Statisticamente, durante la stagione 2019-2020 i pazienti colpiti da virus non saranno più di 6 milioni.
Saranno di meno i casi ma purtroppo, i virus saranno molto più aggressivi. Stiamo parlando dei virus A H1N1 e A H3N2 che potranno creare maggiori complicanze negli anziani, bambini e immunodepressi. A questi si aggiungono i virus simil- influenzali che determinano sintomi di influenza meno imponenti di quella vera e propria.
Le complicanze sono quelle che hanno da sempre accompagnato ogni stagione influenzale: sofferenza cardiaca e respiratoria, asma, broncopneumopatia. A risentirne di più potrà essere il cuore.
Grazie al vaccino quadrivalente, che contiene i due virus A sui quali in genere si è abbastanza certi e i due sottotipi di virus B, si è sicuri che la situazione sarà tenuta sotto controllo.
Il rischio pandemia è atteso: in parole povere si sospetta che l’influenza stagionale possa diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o continenti tramite contatto tra gli individui. Si afferma pertanto che, la variabilità comporta un rischio sempre presente. Quando un anno la pandemia non c’è, rende l’anno successivo più a rischio.
Il dottor Pregliasco ha inoltre consigliato di fare molta attenzione e di dare sufficiente importanza all’automedicazione responsabile, specialmente quando si parla dell’assunzione di farmaci sintomatici, suggerendo di rivolgersi al proprio medico o specialista se si notano complicanze.