Matteo Salvini ha parlato a lungo sulla rivoluzione che vorrebbe attuare in ambito scolastico, abolendo i 3 anni di scuola media e rivedendo il numero di giorni delle vacanze estive ritenute eccessive. Secondo Salvini, nessun paese europeo ha un organizzazione scolastica come quella italiana.
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Secondo il leader della Lega Matteo Salvini la scuola avrebbe bisogno di una riforma strutturale che abolisca le scuole medie e riveda il periodo di vacanze. Durante un incontro a Capriano Briosco in provincia di Monza, l’ex ministro dell’Interno ha definito il suo progetto: abolire quei 3 anni di scuola media considerati come “un buco”. “Lavoriamo per eliminare questi 3 anni della scuola media poichè nessun Paese europeo ha questi tre anni di parcheggio“.
Salvini ha anche specificato che si dovrebbe rivedere anche il calendario scolastico, rimodulandolo e assottigliando il numero di giorni di vacanze estive.
Meno vacanze, basta scuole media: la proposta di Salvini
I temi introdotti da Salvini nel corso del comizio non sono in realtà del tutto nuovi. Diverse analisi internazionali sulla scuola evidenziano diverse problematiche circa questi due argomenti. La scuola media è diventata una fascia di passaggio per permettere agli studenti “meno maturi” di adattarsi ad un percorso formativo un po più complesso. A differenza di altre scuole europee, l’Italia è l’unica che ancora ora adotta questo frazionamento della scuola dell’obbligo in tre step.
Altro argomento su cui si è parlato a lungo sono le vacanze estive: un periodo di 3 mesi, eccessivamente lungo, che danneggia gli studenti, non permettendo una continua formazione scolastica e inoltre, grava molto sul costo della vita dei genitori.
La risposta del sottosegretario Lucia Azzolina
Immediata la reazione della sottosegretaria M5s all’Istruzione Lucia Azzolina che poco concorde afferma: “Ahimé, Salvini non perde occasione per tacere; allora, Salvini, partiamo dalle basi: non esiste più la scuola media, si parla di istruzione secondaria di primo grado. La scuola media, come la chiami tu, non è un parcheggio perché ci lavorano docenti, personale Ata, dirigenti scolastici ed è frequentata dai nostri studenti e non si può pensare che tutte le scuole medie d’Italia siano un parcheggio.
Ho sempre odiato la politica per slogan e ho provato sempre un certo imbarazzo rispetto a quei politici che di scuola non sanno nulla. Non solo perché non ci hanno mai lavorato ma perché a stento l’hanno frequentata e si permettono poi di dire queste cose del tutto errate. Sulla scuola non si può parlare per slogan, è una cosa seria”.
Facendo riferimento poi alle vacanze estive afferma: “Non si capisce se il riferimento sia agli studenti o ai docenti . Nella scuola media lavorano docenti, Ata e personale scolastico che meritano rispetto”.