Con il nuovo DPCM scattano nuove restrizioni e nuovamente le regioni cambieranno colore, come un continuo arcobaleno. 5 sono le regioni a rischio zona rossa da lunedì prossimo, e altre 5 potrebbero diventare arancioni. Situazione che è in netto peggioramento in tutto il territorio a causa della curva degli infetti che sembra risalire.
A parlare della situazione dell’Italia è il Ministro Speranza che afferma: “I numeri peggioreranno ancora”.
La previsione è che dalla prossima settimana l’Italia sarà sempre meno gialla e sempre di più arancione e rossa. Il governo, riporta il Corriere, starebbe valutando l’ipotesi di introdurre misure più restrittive, come un coprifuoco anticipato e maggiori limiti agli spostamenti delle persone.
Le regioni che cambiano colore dall’8 marzo
A rischio zona rossa da lunedì 8 marzo Lombardia, Emilia-Romagna (con Bologna e Modena in lockdown da oggi), Campania, Abruzzo e Piemonte, che potrebbero unirsi a Basilicata e Molise.
Un caso la Lombardia, dove sale il rapporto tamponi-positivi e preoccupa il dato dei ricoveri e delle terapie intensive. Il governatore Fontana, però, è prudente: “Noi monitoriamo costantemente la situazione cercando di capire se ve ne sono di particolare pericolosità ce lo diranno i dati”, ha detto. “Ora siamo in zona arancione, con alcune evidenze di particolare difficoltà con l’arancione rafforzato. Su cosa succederà domani non posso dire: in questo momento non ci sono situazioni che devono portare a modifica, oggi pomeriggio riguardiamo i dati se ci fossero comuni con una situazione particolarmente grave interveniamo per assumere un provvedimento utile”.
Rischia la zona rossa anche il Piemonte, dove le scuole superiori e le classi seconda e terza media sono tornate in DAD.
Sono 5 le regioni gialle che vanno verso la zona arancione: Lazio e Puglia, in bilico tra le due fasce da due settimane, ma anche in Calabria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia potrebbero scattare misure più restrittive.
In zona bianca da lunedì scorso vi è la Sardegna. L’isola ha riaperto i ristoranti fino alle 23 e i bar fino alle 21, e rinviato l’orario del coprifuoco alle 23.30, e ora ragiona sulla riapertura di palestre, piscine, scuole di danza. Nelle ultime ore Solinas ha annunciato che da lunedì chi entra in Sardegna dovrà sottoporsi a test rapido.