Lo abbiamo abbiamo letto su tutti i libri di scienze, e non solo: la pupilla si ritrae ( fenomeno chiamato miosi) o si dilata (fenomeno chiamata midriasi).
Spesso però non è solo la luce che permette alla pupilla di allargarsi. Vi sono delle patologie gravi o dei forti traumi oculari che permettono alla pupilla di dilatarsi in modo anomalo.
Il termine miosi deriva dal greco μείωσις, che si pronuncia “meiosis” e vuol dire “diminuzione”. La miosi è infatti il restringimento del diametro della pupilla al di sotto dei 4 millimetri.
In linea generale una miosi può essere patologica quando vi è una paralisi del nervo simpatico, in particolare nella sindrome di Horner, correlata ad una lesione del plesso simpatico e caratterizzata anche da caduta della palpebra superiore e infossamento del globo oculare nell’orbita. Una miosi può essere inoltre conseguenza di una terapia farmacologica: la pilocarpina, che nella formulazione in collirio svolge azione miotica, viene utilizzata nel trattamento di alcuni glaucomi.Si tratta di un testo che non è ancora stato approvato in via definitiva e che nasce dalla fusione di ben tre disegni di legge presentati al fine di introdurre nuove misure a favore di chi assiste un proprio familiare disabile.
Fai attenzione però: la miosi, ovvero la pupilla allargata può essere un segnale che il corpo ti invia per avvisarti che c’è una malattia in corso o una patologia che richiede assistenza medica.
Si ha miosi fisiologica:
Se i nostri occhi sono colpiti da una luce intensa (pensa a quando guidi e stai uscendo da una galleria);Quando fissiamo un oggetto vicino; In presenza di emozioni forti come la rabbia.
Sono moltissime le possibili cause patologiche della miosi. Vediamo una rassegna:
Ricordiamo poi che anche la vecchiaia può essere una causa della miosi. Con il passare degli anni, infatti, i muscoli della pupilla tendono a indebolirsi.
Si tratta di un testo che non è ancora stato approvato in via definitiva e che nasce dalla fusione di ben tre disegni di legge presentati al fine di introdurre nuove misure a favore di chi assiste un proprio familiare disabile..
Un aspetto molto importante da considerare è la relazione tra il restringimento della pupilla e traumi alla testa, al collo e alla colonna vertebrale.
In caso di trauma cranico, infatti, è possibile valutare l’entità del danno da una serie di fattori, tra cui la dimensione, la posizione e la dilatazione delle pupille.
Quando le pupille sono molto piccole potrebbe proprio essere una conseguenza di un trauma cranico o di una disfunzione cerebrale: non a caso gli eroinomani mostrano occhi rossi con pupille quasi invisibili.
Il restringimento o la dilatazione della pupilla possono essere indotti per fini diagnostici. La miosi può essere per esempio ottenuta con colliri a base di pilocarpine o reserpina.
Anche la midriasi, ovvero il contrario della miosi, può essere indotta: per esempio dagli oculisti che vogliono studiare a fondo lo stato di salute di un occhio.
Miosi e midriasi formano insieme il cosiddetto “riflesso pupillare alla luce”, si presentano cioè al variare dell’intensità della luce che colpisce il nostro occhio.
Entrambi i fenomeni possono essere:
Quando il diametro delle due pupille è diseguale, si parla di anisocoria
Sarà il medico a fare diagnosi certa circa la cura da intraprendere che si differenzia dalla causa che ha generato la miosi.
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