Un bambino, nato prematuro dopo una gravidanza di appena 23 settimane, è sopravvissuto per sei ore in una cella frigorifero dell’obitorio dopo essere stato erroneamente dichiarato morto. Gli addetti dicono di aver scoperto che il neonato respirava dopo essere stati contattati per recuperare il suo corpicino e consegnarlo ai suoi genitori per il funerale. L’incredibile vicenda, come riporta il Sun, è andata in scena in un ospedale di Puebla, in Messico.
Miguel Angel Flores, uno dei dipendenti della società di una società di pompe funebri, avrebbe dovuto portare via il corpo. “Quando siamo arrivati, ci siamo resi conto che piangeva e si muoveva. Abbiamo chiamato il padre, anche lui ha visto che il bambino piangeva. Siamo corsi a chiamare il medico che aveva firmato il certificato di morte. Non riesco a credere che non sia morto lì dentro, non ho mai vissuto un’esperienza del genere. Il frigorifero in cui si trovava viene normalmente utilizzato per mantenere gli arti degli amputati. Non ho mai visto niente di simile prima”, ha detto l’uomo.
Sui social è diventato virale un video che ritrae il piccolo, avvolto in un lenzuolo mentre il padre ripete: “E’ vivo, sta piangendo, è vivo“. Il bambino, di cui non è stato diffuso senza nome, sarebbe nato ieri alle 4.29, ora locale, ed è stato salvato intorno alle 10.00. I medici hanno detto ieri sera alla stampa locale che è tenuto sotto osservazione in un’unità neonatale di terapia intensiva. L’IMSS di Puebla, un’organizzazione governativa che fa parte del sistema sanitario messicano, ha confermato che è in corso un’indagine sull’accaduto.