Accade a Vicenza: una storia che lascia tutti senza parole, difficile da credere che in questa società in cui regna l’avarizia e l’egoismo, ci siano persone dal cuore così grande.
“Non voglio morire con tutti i miei soldi in banca, voglio aiutare chi mi circonda, il mio territorio”. E’ la vicenda di un imprenditore vicentino, precisamente di Caltrano, un paesino di poche persone situato sull’altopiano di Asiago. Ormai ottantenne, Vinicio Bulla, ricorda i sacrifici di una tutta una vita a cui si è dedicato con tanto sacrificio per portare avanti un’azienda divenuta un gigante mondiale per la produzione di acciai usati per le piattaforme petrolifere.
Dopo il suo grande successo durato anni e anni, essendo stato un imprenditore parsimonioso, oggi si ritrova dei grossi risparmi in banca e si rende conto che la sua vita ormai è abbastanza avanti. Decide così realizzare il suo sogno: finanziare un fondo che erogherà dei contributi ai dipendenti dell’azienda per sostenere le nascite e gli studi dei figli dei dipendenti: 6600 Euro l’anno a ciascun bambino da destinare per mensa asili e scuole.
In questo modo l’imprenditore, oltre a sentirsi gratificato, ha riempito il cuore dei suoi dipendenti. Tutti commossi tra cui l’assessore al lavoro Elena Donazan, che da sempre ha apprezzato il duro lavoro dell’azienda, e che ora continua nonostante sia ormai in pensione. In una lettera lo stesso assessore ha messo in evidenza il forte legame che unisce il territorio alle aziende.
Storie di questo tipo sono molto rare, ma quando accadono ci fanno comprendere che aiutare gli altri è la più bella e grande soddisfazione che possa esserci, che vale più di un conto in banca molto cospicuo, vale la pace dell’anima, vale la tranquillità interiore.
Riportiamo due bellissime frasi, di due grandi autori, che ci insegnano quanto il denaro possa farci felice solo se ci porta a ritrovare la pace e la serenità d’animo.
“Il denaro può comprare la buccia di molte cose, ma non il seme; può darvi il cibo, ma non l’appetito, la medicina ma non la salute, i conoscenti ma non gli amici, i servitori ma non la fedeltà, giorni di gioia ma non la pace o la felicità. (Henrik Ibsen)”
“È bene avere il denaro e le cose che il denaro può comprare, ma è bene anche, ogni tanto, controllare ed essere sicuri di non aver perso le cose che il denaro non può comprare. (George Horace Lorimer)”
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