Nonostante la crisi economica che sta distruggendo il paese, mettendo in ginocchio molte famiglie italiane, arriva la batosta carburanti: costerà 205 euro in più all’anno per gli automobilisti.
A lanciare l’allarme è il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), che spiega come fare un pieno oggi costi ben 8,5 euro in più rispetto a quanto veniva invece pagato nel maggio del 2020, quando i prezzi del carburante subirono un forte ribasso.
“Oggi un litro di benzina costa alla pompa il 12,5% in più rispetto allo scorso maggio, mentre per il gasolio si spende il 12,2% in più. L’impennata dei prezzi presso i distributori ha effetti a cascata sulle tasche dei consumatori, perché determina maggiori esborsi sia per i rifornimenti di carburante sia per gli effetti indiretti sui prezzi dei prodotti trasportati e sul comparto energetico”, ha dichiarato Carlo Rienzi, presidente del Codacons, come riportato da AdnKronos. “Il rischio concreto, quindi, è che l’andamento al rialzo dei prezzi di benzina e gasolio produrrà nelle prossime settimane rincari generalizzati per ortofrutta e alimentari, beni che, come noto, viaggiano su gomma, e avrà ricadute negative su tutto il comparto dell’energia, con inevitabili aggravi di spesa per i consumatori“, ha aggiunto.
A quanto pare uno dei motivi che ha causato questa impennata sarebbe anche l’attuale emergenza climatica in Texas, vessato da numerose tempeste di neve. Il grande freddo ha di fatto bloccato lo stato americano, che riesce a produrre da solo il 40% del petrolio degli Stati Uniti, ed il greggio è oramai arrivato a costare oltre 60 dollari al barile.
Questa condizione non ha inciso solo sull’America, ma sta avendo anche delle ripercussioni a livello internazionale. “Oggi su ogni litro di benzina i cittadini pagano il 66% di tasse, il 62,4% sul gasolio. Per tale motivo Assoutenti chiede al nuovo Governo Draghi di intervenire sulla tassazione relativa ai carburanti, riducendo il peso di accise e Iva che portano i listini italiani di benzina e gasolio ad essere tra i più alti d’Europa, alleggerendo la spesa delle famiglie oggi più che mai impoverite e in difficoltà a causa dell’emergenza Covid“, si legge nel comunicato stampa del presidente Furio Truzzi riportato sul portale dell’associazione. “Nel contempo è necessario intervenire sull’andamento del prezzo del petrolio per evitare speculazioni che configurano ipotesi di reato come l’aggiotaggio e violazioni della concorrenza tramite illeciti cartelli”.