Il mese di ottobre è il mese del Santo Rosario. Prendiamo (o riprendiamo) in mano la Crorona per invocare con fede la Madre di Dio “…che da sola sconfigge tutte le eresie”.
“Sono la Madonna del Rosario e vengo a chiedervidi dire ogni giorno il Rosario e di cambiare vita”.
Il Rosario fu affidato dalla Vergine Maria a San Domenico per rispondere alla richiesta di assisterlo contro la pericolosa eresia degli albigesi. Era l’arma spirituale destinata a rafforzare la fede dei fedeli cattolici, favorire la conversione degli eretici e fermare la diffusione del male nella società. Questa devozione si diffuse miracolosamente tra il popolo cattolico, ottenendo grandi vittorie sia nel campo temporale, come a Lepanto, che in quello spirituale. Il Rosario è diventato, così, una delle più diffuse ed efficaci preghiere cristiane.
“O Santa ed Immacolata Vergine, Madre del mio Dio, Regina di luce, potentissima e piena di carità, che siedi incoronata su di un Trono di gloria eretto dalla pietà dei figli tuoi sulla pagana terra di Pompei.
Tu sei l’Aurora precorritrice del Sole divino nella buia notte del male che ci avvolge.
Tu sei la Stella mattutina, bella, risplendente, la celebre Stella di Giacobbe, il cui fulgore, diffondendosi sulla terra, rischiara l’universo, riscalda i cuori più gelidi, e i morti nel peccato risuscita alla grazia.
Tu sei la Stella del mare apparsa nella Valle di Pompei per la salvezza di tutti. Lascia che io t’invochi con questo titolo a te sì caro di Regina del Rosario nella Valle di Pompei.
O santa Signora, speranza dei Padri antichi, gloria dei Profeti, luce degli Apostoli, onore dei Martiri, corona delle Vergini, gioia dei Santi, accoglimi sotto le ali della tua carità e sotto l’ombra della tua protezione.
Abbi pietà di me che ho peccato. O Vergine piena di grazia, salvami, salvami. Illumina il mio intelletto; ispirami pensieri affinché io canti le tue lodi e ti saluti per tutto questo mese al tuo Rosario consacrato, come l’Angelo Gabriele, quando ti disse: Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te. E dica con lo stesso spirito e con la stessa tenerezza di Elisabetta: Tu sei benedetta fra tutte le donne.
O Madre e Regina, per quanto ami il Santuario di Pompei, che sorge a gloria del tuo Rosario, per quanto amore porti al divin tuo Figlio Gesù Cristo, che ti volle partecipe dei suoi dolori sulla terra e dei suoi trionfi in cielo, impetrami da Dio le grazie che tanto desidero per me e per tutti i miei fratelli e sorelle associati al tuo Tempio, se esse sono di gloria tua e di salvezza alle anime nostre… (domandare la grazia e recitare il Salve Regina)”.