Immagine: Youtube
Da molti giorni gira un video shock in rete, diventato virale, in cui un padre picchia sua figlia di un anno che fa fatica a stare in piedi e che non riesce a camminare. L’uomo, Yousif Alqutai, è stato arrestato dalle autorità dell’Arabia Saudita per aver maltrattato la bambina di un anno ancora troppo immatura per imparare a camminare.
Il video, ha ottenuto una larga diffusione su tutti i canali social, ha suscitato l’indignazione di migliaia di utenti. Alcuni hanno addirittura taggato l‘Unicef, l’organo delle Nazioni unite che si occupa dei problemi dei bambini.
Anche l’attrice libanese Nadine Njeim ha pubblicato il video sottolineandone la brutalità: «Mi dispiace pubblicare scene così dolorose ma non ho potuto ignorare la crudeltà, la mancanza di umanità e la misericordia di questo video: chiediamo ai governi di mostrare solidarietà e di proteggere i bambini da queste azioni disgustose».
A far scattare le manette sono state proprio le condivisioni e visualizzazioni a raffica, che hanno identificato rapidamente e portato in procura l’uomo. Dalle testimonianze dei conoscenti emerge che l’uomo, anche durate le ore di lavoro, aveva avuto da sempre atteggiamenti strani e grotteschi.
Dopo ore di ricerca in rete e richieste di punizione per l’uomo, quest’ultimo era apparso anche in un altro video per giustificarsi.
Secondo da quanto definisce l’uomo, quel video è stato diffuso in rete da sua moglie, ex attualmente, per vendicarsi della loro separazione.
Indipendentemente da chi o come sia stato diffuso il video, resta un atteggiamento che va punito poichè non può esistere tanta malvagità nei confronti di una bambina così piccola.