Vi siete mai chiesti se la pasta che mangiate è prodotta con grano italiano o no? lo scoprirete in questo articolo.
Vi ricordate della multa da un milione di euro fatta al marchio Lidl per aver “ingannato” i consumatori sull’origine del grano usato per produrre la pasta di loro produzione? Ne abbiamo parlato in un articolo, qualche giorno fa e, se vi va di leggerlo, lo potrete fare cliccando su questo link: QUI
Insomma, la catena tedesca Lidl è stata multata onerosamente, con una sanzione di un milione di euro per aver ingannato i consumatori circa l’origine della pasta di semola di Italiamo e Combino, che dichiaravano essere prodotta con farina italiana invece, proveniva da paesi esteri.
Per questo motivo vogliamo che voi consumatori possiate sapere con certezza con quale grano viene prodotta la pasta che ogni giorno portate in tavola, comprendere se è fatta di grano italiano o no. Ci sono diverse aziende di pasta che, pur essendo italiane, importano farina dagli stati non facenti parte dell’Unione Europea, stati esteri.
Il marchio che molti decantano “made in Italy” spesso può essere solo una vera e propria illusione.
Cosa vogliono gli italiani
Dagli ultimi dati emessi dalla Coldiretti, gli italiani comprano sempre più pasta prodotta solo con grano italiano. Questo incremento si è generato da quando è entrato in vigore l’obbligo di scrivere sull’etichetta la provenienza esatta della materia prima di cui è costituito il prodotto.
Allo stesso tempo l’Antitrust ha accolto il lavoro di quattro aziende produttrici di pasta di semola di grano duro (Auchan, Cocco, De Cecco e Divella) che hanno modificato le etichette per permettere di far capire più chiaramente al consumatore, la differenza tra provenienza della pasta e origine del grano.
Ma quali sono le principali marche che producono pasta con 100% grano italiano? Scopriamolo.
Marchi italiani: scopriamo se usano grano italiano o importato dall’estero
Agnesi: grano 100% italiano
Cliccando sul sito di Agnesi, è ben visibile in home page la scritta “Grano duro 100% italiano”: “Solo i migliori grani italiani, perché la qualità comincia dal grano. Il nostro è stato un lungo viaggio, siamo partiti con il veliero dalla Liguria nel 1824 per selezionare i grani migliori per la nostra pasta. Abbiamo attraversato oceani, esplorato i Paesi più remoti ed elevato la nostra esperienza ma alla fine il cammino ci ha ricondotti qui, in Italia, dove abbiamo trovato i migliori ingredienti da utilizzare: i nostri grani duri“.
Antonio Amato: grano 100% italiano
Il grano di Pasta Antonio Amato proviene – si legge sul sito – da coltivazioni 100% italiane selezionate, viene macinato fresco nel mulino di Salerno per diventare pasta in meno di 24 ore.
Barilla: grano italiano, Ue e non Ue (ovvero estero)
Da dove viene il grano della pasta Barilla? L’azienda utilizza grani di pregio che provengono non solo dall’Italia, “dove – si legge sul sito – per variabili climatiche e organolettiche dei terreni spesso non c’è abbastanza grano di alta qualità da utilizzare” ma anche da produttori esteri. Ogni anno in media circa il 30% del grano necessario per fare la pasta viene selezionato tra le migliori varietà del mondo e importato principalmente da Francia, Stati Uniti d’America e Australia, in percentuali variabili a seconda della qualità dei raccolti.
Baronìa: grano 100% italiano
“Usiamo solo grano duro italiano”, si legge sull’home page del sito. “Baronìa è prodotta con grano duro selezionato, esclusivamente italiano. Il nostro è un progetto di filiera che coinvolge centinaia di Agricoltori che, come noi, credono nella valorizzazione delle risorse agricole italiane. Solo nel nostro Molino, annesso al Pastificio, trasformiamo il grano in semola”.
De Cecco: grano italiano, Ue e non Ue (ovvero estero)
“Da sempre cerchiamo e selezioniamo solo i migliori grani duri, in Italia e nel resto del mondo. La scelta di materie prime eccellenti è il primo passo, quello più importante, per creare una pasta unica nel suo genere. Questa è una delle caratteristiche che fanno la differenza tra la nostra e qualsiasi altra pasta”, si legge sul sito di De Cecco, che macina il grano nel mulino di proprietà, proprio accanto al pastificio.
Divella: grano italiano, Ue e non Ue (ovvero estero)
La pasta Divella è prodotta con semola di grano duro coltivato in Italia e Paesi UE e non UE macinato in Italia.
Garofalo: grano italiano e non Ue (ovvero estero)
Garofalo, a proposito della scelte delle materie prime, afferma di utilizzare solo semola di qualità superiore ricavata dalla macinazione dei migliori grani italiani, australiani e dell’Arizona.
Granoro: grano italiano, Ue e non Ue (ovvero estero)
Per la produzione dei formati Classici l’azienda utilizza grano duro coltivato in Italia in miscela con grani selezionati e di alta qualità, coltivati in Paesi del mondo come Stati Uniti, Francia e Australia, perché – si legge sul sito – “il grano prodotto in Italia non è sufficiente per soddisfare il fabbisogno del mercato pastario”.
La Molisana: grano 100% italiano
“La nostra pasta è 100% grano italiano”, afferma l’azienda spiegando che dopo anni di ricerca la pasta La Molisana è a scaffale con solo grano italiano coltivato in Molise, Puglia, Marche, Lazio e Abruzzo, “aree naturalmente vocate alla produzione cerealicola, grazie al clima particolarmente favorevole”.
Rummo: grano 100% italiano
Le linee biologiche e biologiche integrali di Rummo sono entrambe realizzate con grano 100% italiano nel rispetto dell’ambiente.
Voiello: grano 100% italiano
Sul sito si legge che la pasta Voiello viene prodotta con grano 100% aureo italiano. “Il Grano Aureo – spiegano – nasce nel 2009, in seguito a un lungo percorso di ricerca e collaborazione con l’azienda sementiera “Produttori Sementi Bologna”. Oggi il Grano Aureo unisce un’impareggiabile qualità pastificatoria a una filiera di altissimo valore sociale e ambientale.
Fonte consultata: fanpage.it