Perdere una vita per consegnarne una nuova, ecco il destino ingiusto di molte donne che hanno lottato per donare la vita e in cambio hanno lasciato la loro.
A raccontare le difficoltà del suo lavoro, le lacrime versate, le gioie e i dolori è un ginecologo portoghese che come molti altri suoi colleghi, vuol dar voce alla sofferenza e all’ingiustizia del destino che molte donne subiscono involontariamente.
Non sempre dare alla luce un bambino è un momento di gioia: in un battito di ciglia, la donna, madre e guerriera che ha messo al mondo la sua creatura smette di vivere. Il suo cuore che era già pronto per colmarsi d’amore smette di battere. La sua forza e la sua voglia di affrontare la vita con il suo bambino mano nella mano finisce lì, nello stesso luogo in cui doveva invece cominciare.
Un ginecologo racconta perciò la storia di una donna che dopo anni di tentativi per diventare madre attraverso il FIVET, non ha avuto in seguito la fortuna di abbracciare e crescere il suo bambino.
“Oggi é il giorno piú triste della mia vita. Come medico ho assistito donne in gravidanza e, ogni volta che sono nella sala da parto, prego sempre Dio di benedire ogni madre. Il dolore che le donne provano nel travaglio non é possibile descriverlo. Oggi ho pianto amaramente perché ho perso una donna, preghiamo perché queste cose non accadano ma a volte Dio puó avere altri piani. Perché la storia di questa donna é così dolorosa? Perché é stata sterile per 14 anni, abbiamo provato il Fiv e tutti i metodi noti a noi uomini e ce l’abbiamo fatta. Dio l’ha benedetta, é andato ben oltre la scienza e la conoscenza umana. É rimasta incinta, nonostante abbia avuto una ciste ovarica e una grande quantità di fibromi, ma é rimasta incinta. Il suo mioma uterino ha cominciato a fondersi e tutto é andato per il verso giusto, so che é stato Dio, fa le cose solo per mostrare la sua gloria e grandezza. Dopo 9 mesi é arrivato il momento, il marito l’ha portata in ospedale e rapidamente ho lasciato tutto quello che stavo facendo per aiutarla. Ho lavorato per ore, dopo le 7 ore era tutto cosí doloroso e abbiamo optato per il parto cesareo. Il bambino appena uscito é stato dato in braccio alla madre che vedendolo ha esclamato che Dio era grande, poco dopo averlo consegnato la donna morì. Il marito alla notizia ha avuto un mancamento, il suo giorno felice era appena diventato triste, amaro. Abbiamo perso una vita solo per offrirne una nuova oggi. Si prega di rispettare le donne perché attraversano la valle della morte per portare la vita. Rispetta tua moglie! Portare il tuo bambino per 9 mesi non é uno scherzo e soffrire per ore per dare la vita ai tuoi figli é un enorme sacrificio. Prega Dio per dirgli di proteggere tutte le persone che stanno leggendo questo emozionante racconto, specialmente le donne in gravidanza. Tu, caro marito, rispetta tua moglie perché é colei che genera la vita, é il motore della vita. Dio si prenda cura di tutte le donne in gravidanza. Le donne della nostra vita devono essere adorate, questa cosa é molto importante. Per favore, se hai un problema con tua madre, se ci hai litigato e non vuoi sentirla piú, fai un passo verso di lei ora, chiamala adesso. É passata attraverso l’inferno per metterti al mondo, per darti la vita. Mostrate amore verso le donne, sono super guerriere. Per favore Dio benedici tutte le donne.”
Una storia che fa molto riflettere, che commuove, che fa comprendere a volte quanto è ingiusta la vita.
Che siano amate e rispettate tutte le donne del mondo ma in particolare che Dio benedica anche questi medici che ogni giorno svolgono il loro lavoro con passione ed amore e che sanno pertanto piangere dinanzi alle sofferenze delle loro pazienti, che mostrano umanità e sanno di essere inermi e disarmati di fronte al destino che ad ognuno di noi è stato già assegnato.
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