Contestato il vescovo austriaco Aloise Schwarz, per le sue pazze spesse effettuate come la costruzione di una piscina con sauna, e regali costosi per la sua presunta amante. Il vescovo si difende: “quando gestisci del denaro è possibile cadere nel lusso, anni in cui guadagni e altri in cui investi”.
Erano solo voci di colleghi quelli che circolavano ma ora non c’è più via di scampo e le parole diventano certezze con il commissariamento disposto direttamente dal Vaticano, che fanno emergere particolari decisamente pesanti sulla condotta del vescovo della Bassa Austria Alois Schwarz, ex capo della diocesi di Klagenfurt, capoluogo della Carinzia.
Come riporta la stampa locale, il prelato infatti, per anni avrebbe lateralmente sperperato in affari personali il denaro della sua diocesi, vale a dire i soldi donati dai fedeli. In particolare, al vescovo, sarebbero statate contestate una serie di spese folli come la costruzione di una piscina con sauna annessa nell’arcivescovado, costata oltre un milione di euro, ma anche il mantenimento di una sua presunta amante.
Pesante accusa dalla Chiesa
Ad aver infranto le regole della Chiesa, questo è certo ma in modo alquanto grave: si parla di diversi illeciti amministrativi e di violazione della regola del celibato: ecco l’accusa più pesante. Oltre a ciò, quello che più arriva a pesare sulla vicenda è la presenza di un amante.
Il vescovo si sarebbe invaghito della donna arrivando a cedere a ogni sua richiesta compresa la nomina a direttrice di un centro di formazione gestito dalla diocesi con un compenso annuo di 91mila euro.
La difesa, la paura delle accuse
Il vescovo in via cautelativa fu allora trasferito, già dal 2018 e rivolgendosi ai giornalisti si dichiara innocente ma. allo stesso tempo, sa di aver utilizzato del denaro della Chiesa per dei beni molto lussuosi.
“Quando gestisci dei soldi ci sono anni in cui investi e anni in cui guadagni profitti- ha spiegato il vescovo- Io vi assicuro di aver cercato sempre di gestire nel migliore dei modi i soldi della diocesi. Rigetto perciò con forza anche le accuse di avere una amante, spiegando di aver avuto diverse collaboratrici donne fedele alle sue visione di parità dei sessi nei ruoli dirigenziali.”