Dalle ultime decisioni del Governo, ci sarebbero sostanziali modifiche circa la pensione delle donne che sono anche mamme.
La proposta di Legge, chiamata Quota Mamma, mira a garantire la pensione anticipata alle donne che si sono prese cura anche dei loro figli nel corso della vita.
Rendere eque le regole per la pensione anticipata delle donne significa anche tener conto dei buchi contributivi, inclusi quelli per la maternità.
La proposta non è nata ora ma, esisteva già da tempo.
E’ stata Francesca Pugliesi, sottosegretaria al lavoro, che ha deciso di riprendere in considerazione l’idea di favorire le mamme.
A pronunciarsi sull’argomento c’è stata anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia: “se le dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro il governo starebbe immaginando di fare propria la proposta che abbiamo avanzato con ‘Voce libera’ e che abbiamo chiamato ‘Quota Mamma”.
Le donne, a differenza degli uomini, devono garantirsi la possibilità di poter lavorare, ricevere una pensione ma essere anche madri, funzione dettata dalla propria natura. Ecco cosa si apprende dalle parole di Mara Carfagna: “È una misura che abbiamo presentato più volte, attualmente anche come emendamento al Milleproroghe: sta lì, a disposizione, se la maggioranza decidesse di votarla insieme a noi, ne saremmo ben lieti. Non siamo gelosi se le buone misure a vantaggio dei cittadini diventano di tutti, ma se alle parole del sottosegretario non dovessero seguire i fatti, allora denunceremmo l’ennesima inutile prova di propaganda fine a se stessa”.
Volendo concretizzare la proposta Quota Mamma, si ipotizza uno sconto sui contributi pari ad un anno a favore di ogni donna per ciascun figlio avuto. Quindi se la donna ha avuto 3 figli, avrà 3 anni di bonus per andare in pensione prima.