Buone notizie per quanti cercano un posto dove trasferirsi, immerso nella natura e con un compenso economico di 700 euro per 5 anni. Questa è la proposta che arriva dalla regione Molise. Ecco il bando.
700 euro al mese per 5 anni per chi si trasferisce in Molise, l’iniziativa che prende luogo con lo scopo di ripopolare una piccola cittadina dimenticata e che non registra nascite da molte tempo. Stiamo parlando della città di Pizzone, in provincia di Isernia.
Come ci spiega Wikipedia, Pizzone è uno dei cinque comuni molisani appartenenti al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il paese è adagiato su uno sperone del monte Mattone, a 730 metri sul livello del mare. Tra i beni monumentali che si possono ammirare vi è la Chiesa di San Nicola. Oltre al Comune, Pizzone è provvista di una stazione del Corpo Forestale dello Stato e di un ufficio delle Poste Italiane. Per quanto concerne i trasporti esistono le Autolinee Pizzone-Venafro.
Pizzone però non ha supermercati, ha un negozio e solo una farmacia. L’unico esercizio pubblico è il bar che oltre a caffè e cornetto, vende pane, latte e poco altro. Pochi giovani, nessuna nuova famiglia. «Ce ne stiamo andando tutti. Non c’è futuro e le uniche attività che sopravvivono sono piccole aziende agricole e di trasporti ereditate dai bisnonni. Il mio sogno è tornare», spiega un cittadino.
700 euro al mese per chi ripopola la città di Pizzone
Arriva il forte desiderio dei cittadini di Pizzone di rivedere ripopolato il loro paese.
Ha molta speranza in cuore Anna Laura D’Amico, 27 anni, pizzonese, ora assistente sociale a Milano in un centro pubblico che spiega come i cittadini la implorano di trovare una soluzione adeguata a questa situazione. Almeno altri 100 Comuni molisani su 136 hanno meno di duemila abitanti e sono nelle stesse condizioni di Pizzone, chi meglio chi peggio. Sempre più spopolati, rischiano di scomparire.
Si affaccia ora una speranza per non vederli morire. Verrà pubblicato il 16 settembre nel Bollettino della Regione Molise il bando che stanzia 700 euro mensili per chi prende la residenza in uno di questi paesi e apre un’attività per almeno cinque anni. Lo prevede il bando proposto da Antonio Tedeschi, consigliere della giunta di centrodestra presieduta da Donato Toma.
Inizialmente si era pensato a una legge, poi per fare più in fretta è stata scelta una strada diversa. Stanziato un milione di euro, attingendo a un fondo vincolato del ministero dello Sviluppo che lo ha autorizzato.
Per candidarsi al «reddito di residenza attiva» c’è tempo 60 giorni
Le domande verranno vagliate con attenzione e i nuovi arrivati saranno controllati per evitare che il loro trasferimento in Molise sia davvero attivo e non un sistema per sbarcare il lunario.
D’Amico è di Filignano, 700 abitanti che 30 anni fa erano 3000. Solo d’estate si rianima grazie agli ex abitanti che ci vanno in vacanza. Spera che la strategia borghi abbia successo per un fatto prima di tutto sentimentale e non solo da amministratore: “Contiamo molto su questo progetto”.
Il nostro è un territorio che meriterebbe di più. Servono infrastrutture.
Un’iniziativa che potrà servire a quanti decidono di vivere serenamente, nella tranquillità, tra il verde, in un ambiente molto curato, pulito, arricchito di fiori.
“Ci aspettiamo ospiti non solo dal Molise ma anche da altre Regioni”, le parole dell’amministratore comunale. Se questo esperimento funziona troveranno altri soldi per salvare gioielli come Fornelli, Bagnoli del Trigno, Pietrabbondante, Castel San Vincenzo, Scapoli.
Per tutti coloro che decideranno di trasferirsi qui per iniziare una nuova vita, potranno offrire la loro candidatura tramite il bando che sarà pubblicato sul Bollettino della regione Molise a partire dal 16 Settembre.
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