Il virologo Roberto Burioni pagato a peso d’oro. A spulciare nelle sue consulenze retribuite è stato L’Espresso che ha scoperto pagamenti fino a 200mila euro per le sue indicazioni anti-coronavirus ad aziende come Gucci, Marella, Tim e Snam. Il tutto – si precisa – senza infrangere la legge. Burioni ha infatti concesso consulenze assieme a Lifenet Healthcare, la srl “focalizzata su attività ambulatoriali e ospedaliere”, a Tim per 200mila euro e a Snam per 150mila euro.
Ma queste non sono state le uniche due aziende interessate: con loro si sono aggiunte anche Aci Sport, Philip Morris e Tecnogym, Pellegrini, Imab Group e il Gruppo Sapio. Insomma, Burioni non ha fatto altro che fare il suo lavoro anche se a L’Espresso questo sembra non andare giù. Per non parlare del fatto che lo stesso Burioni è stato tra i primi a lanciare l’allarme sulla pandemia che stava prendendo piede. Risultato? Anche questo non andava bene e così l’esperto ha preferito mettersi da parte e disintossicarsi per un po’ dalla tv.