domenica - 29 Dicembre - 2024

Scuole chiuse in Puglia, la ministra Azzolina contro Emiliano: “Pochi contagi, riapra subito”

Ieri sera, il Presidente della regione Puglia, ha deciso di chiudere tutte le scuole nella regione, facendo ripartire la Didattica a distanza. Tante le critiche da parte dei genitori, ma, come ha spiegato il Presidente Emiliano, è stato costretto per via del numero in crescita dei contagi nella Puglia.

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Per la ministra dell’Istruzione “pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione“. Ma Orlando e Franceschini sono critici: “I ministri che criticano l’esercizio di questi poteri evidentemente non hanno letto il dpcm o non lo condividono

La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale. Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie“. Lo scrive sui social la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Per Azzolina, quindi, pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione. Perchè i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi. A scuola invece, non solo ci sono misure di sicurezza, ma anche protocolli che permettono controllo e tracciamento. Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie.

Le parole di Lucia Azzollina: “Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita. La scuola non è ‘un problema’ come qualcuno ha scritto. La scuola è futuro e speranza“, conclude la ministra.

Sulla vicenda è intervenuto anche Andrea Orlando che, senza mai nominarla, accusa la ministra Azzolina: “ll dpcm prevede che le regioni debbano assumere ulteriori misure necessarie, rispetto a quelle già previste, a contenere la pandemia con conseguenti responsabilità. I ministri che criticano l’esercizio di questi poteri evidentemente non hanno letto il dpcm o non lo condividono“. Così il vicesegretario Pd, rittwittato dal
capodelegazione del democratici al Governo, oltre che titolare del Mibact, Dario Franceschini.

A difesa di Emiliano anche il presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervenendo a ‘L’aria che tirà su La 7 interpellato sulla decisione che ha provocato la dura reazione del ministro dell’Istruzione: “Il presidente Emiliano, per ragioni che non so, ha deciso di chiudere le scuole: lo può fare, perchè può restringere le decisioni del governo”.

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