Lo studio sui ratti rileva che l’ansia e i problemi di memoria aumentano quando i livelli di estrogeni, ovvero gli ormoni femminili per eccellenza, diminuiscono.
La mancanza di estrogeni può svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo di ansia, depressione e problemi di memoria, secondo un nuovo studio effettuato sui roditori. I risultati sono stati presentati alla conferenza sulle malattie cardiovascolari, renali e metaboliche dell’American Physiological Society.
L‘estrogeno, è l’ormone sessuale femminile primario, che regola il sistema riproduttivo femminile. Quando una donna si avvicina alla menopausa, la riduzione della funzione ovarica si traduce in una diminuzione dei livelli degli ormoni ovarici, ovvero gli estrogeni – che provocano un calo di questi ormoni anche nel cervello.
Estrogeni femminili: il benessere psicologico dipende da essi
Le aree del cervello coinvolte nell’umore, nel comportamento e nella cognizione hanno un’alta concentrazione di proteine che si legano agli estrogeni (recettori degli estrogeni). I ricercatori della Georgetown University di Washington, in Brasile hanno teorizzato e dimostrato che, per questa ragione, “la carenza di estrogeni potrebbe portare allo sviluppo di ansia e disturbi della memoria“.
Lo studio
Il team di ricerca ha studiato le femmine di ratto senza ovaie per imitare la menopausa umana.
I ratti in menopausa hanno mostrato livelli più elevati di ansia e depressione e una diminuzione della memoria rispetto a un gruppo che non era coinvolto in questo calo ormonale. Questi risultati suggeriscono che i normali squilibri ormonali, in menopausa o anche durante il normale ciclo, contribuiscono ad incrementare alcuni dei sintomi emotivi associati alla menopausa, come l’ansia, nonché a piccoli problemi di memoria e casi seri di depressione.
Soluzione
Effettuare un check up (esami del sangue) per valutare se c’è uno squilibrio ormonale in atto, associato a sintomi some ansia e depressione, cicli anomali e spesso assenti, può essere il primo passo da compiere. In presenza di un reale calo di estrogeni, il proprio medico ginecologo e endocrinologo potrà prescrivervi una terapia ormonale sostitutiva o indagare sulla causa che favorisce tale squilibrio.