Cacciata dal bus in cui si trovava perché sprovvista di biglietto: una ragazza di 28 anni ha dovuto accettare prima la multa e poi ha dovuto lasciare l’autobus con forza poiché il controllore di turno non ha avuto pietà.
La protagonista della triste vicenda, una 28enne del posto, ha deciso di rilasciare un’ intervista in cui spiega i motivi della sua mancanza e spiegando che non era sua intenzione viaggiare senza biglietto ma, essendo colta da forti dolori, non ha potuto raggiungere la tabaccheria per l’acquisto del biglietto ed è salita sul bus per raggiungere l’ospedale. Le sue parole:
“Sono salita sul bus senza titolo di viaggio, e quando il verbalizzante mi ha giustamente contestato la mancanza del biglietto, ho cercato di spiegare che a causa di un malessere improvviso, visto il mio stato, mi stavo recando con urgenza al Cardarelli. Tengo a precisare che alla data del verbale ero incinta, erano trascorsi le quaranta settimane e cinque giorni previsti per il parto che è avvenuto nella notte del giorno stesso. Mentre stavo passeggiando da sola in viale Colli Aminei ho avvertito dei dolori improvvisi e, spaventata, sono salita sull’autobus che sopraggiungeva. Quanto asserito è documentabile dal certificato di ingresso nel pronto soccorso“.
Federica – questo il suo nome – ha poi deciso di fare ricorso contro il verbale:
“Il verbalizzante a cui avevo detto del malore invece di accompagnarmi all’ingresso del pronto soccorso mi ha invitata a scendere e ha tenuto a precisare che nella sua qualità di agente di polizia amministrativa era tenuto a rilevare l’infrazione in ogni caso”.
L’azienda campana, nonostante il tutto, si è scusata con la donna, ma è rimasta anche sulla propria posizione, senza ritirare le proprie accuse. Così dopo essere stata abbandonata per strada dolorante e incinta al 9° mese, ora dovrà probabilmente pagare anche i 70€ di ammenda.
Secondo l’azienda di trasporti, non è stato giusto farla scendere dal pullman in quelle condizioni che potevano essere anche pericolose ma, ciò non toglie il suo obbligo a pagare la multa come chiunque altro che è sprovvisto di biglietto.