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Sicilia: percepisce il reddito di cittadinanza e in cambio pulisce la città di sua volontà

E’ siciliano il ragazzo che, pur percependo il Reddito di cittadinanza, ha deciso di ripulire la città senza che nessuno glielo abbia imposto.

A differenza di tanti furbetti che percepiscono il reddito di cittadinanza, pur avendo già un lavoro “in nero”, vi sono persone civili che invece, si impegnano per la società e che si rendono utili alla propria comunità per sdebitarsi del beneficio economico ricevuto.

Un esempio è la storia che arriva da Castelvetrano, Sicilia, dove Giovanni Benito Firenze, un giovane abitante del comune, che percepisce il reddito di cittadinanza, ha dichiarato di non volere rimanere con le mani in mano.

Ancor prima che gli venga assegnato un lavoro, come prevede appunto la legge che regola il reddito di cittadinanza, ha deciso di rendersi utile effettuando la pulizia delle strade.

Giovanni è sposato e padre di un bambino di 5 anni, ha sempre voluto lavorare per la sua famiglia e per la sua stessa dignità, accettando tutti i lavori che è riuscito a trovare,

Ha lavorato in campagna e cameriere, sempre desideroso di dimostrare la sua voglia di fare, ed il suo grande senso di responsabilità che l’ha portato a prendere questa decisione,

Giovanni ha raccontato a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente:

Non voglio percepire un aiuto economico dallo Stato senza far nulla per ricompensare la comunità

Specialmente in questo periodo, i turisti vanno al museo civico e io che ci abito vedo come si muovono e mi dava fastidio che faceva foto ai marciapiedi pieni di erbacce. Quando mi affaccio dal balcone di casa mia mi piace vedere la mia città pulita.

Come prima tappa ha deciso di ripulire le vie principali della città, Via Garibaldi, dove c’è il museo civico meta di numerosi turisti, poi il Sistema delle Piazze, la Porta di Mare. Ogni giorno Giovanni estirpa erbacce, pulisce i marciapiedi ed i muri del suo Comune.

Questo è l’esempio di chi ha voglia di impegnarsi, di rendersi utile, di “non mangiare sul conto dello Stato”senza dare nulla in cambio.

Nell’attesa di un vero impiego, Giovanni è grato per l’aiuto economico e dice di voler collaborare anche in futuro a qualsiasi attività che possa migliorare la sua città e se necessario, aiutare anche chi ha bisogno.