Un 48enne di nazionalità rumena ora dovrà pagare con la reclusione, per la violenza fisica e psicologica nei confronti della moglie, costretta ad accettare ogni cosa, a fare da schiava per non essere picchiata. Inoltre, non permetteva alla famiglia di acquistare i beni di prima necessità.
I carabinieri di Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena, hanno denunciato per atti persecutori un 48enne di origini rumene, operaio in un’azienda della zona, dopo che la moglie, di sei anni più giovane, italiana, aveva presentato una denuncia. Stando a quanto ricostruito, l’uomo avrebbe minacciato e percosso la coniuge per mesi, impedendole di lavorare e non fornendo i necessari mezzi di sussistenza ai figli conviventi, come hanno spiegato i carabinieri. Insieme ad altre minacce costanti, la moglie sarebbe stata nel tempo sottoposta a numerose umiliazioni quale ad esempio quella di allacciare e slacciare le scarpe al marito al rientro a casa.
Anche le figlie hanno voluto testimoniare, erano vittime anche loro purtroppo: quest’uomo non permetteva loro di uscire di casa o di avere amici.
La donna, unitamente ai figli, è stata immediatamente collocata in una località protetta per essere successivamente spostata presso una casa famiglia, ancora da individuare. È stata inoltre richiesta all’autorità giudiziaria una misura di “divieto di avvicinamento ai futuri luoghi frequentati dalla persona offesa”.
La donna non avrebbe mai voluto che suo marito finisse in carcere-dice- ma ormai, da troppo tempo non aveva più libertà e vita con questo uomo e viveva costantemente all’insegna del terrore.