domenica - 17 Novembre - 2024

Stress da lavoro: riconoscerlo e curarlo in tempo è importante

 

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Secondo una ricerca condotta dall’università Bocconi di Milano, lo stress da lavoro sta diventando sempre più diffuso in tutti i settori. A risentirne sono sia uomini sia donne, leggermente maggiore la percentuale delle donne che hanno attività lavorative precarie. E’ una sindrome che si sta allargando a macchia d’olio- spiega un esperto- dovuto all’ansia di non riuscire nel proprio impiego, dal cattivo rapporto con i colleghi, dall’insoddisfazione economica, dalla difficoltà di conciliare il lavoro e la famiglia. Si aggrava maggiormente questa sindrome quando l’individuo si rende conto che non può trovare un’alternativa a quel lavoro e che pur stando male, non ha possibilità di “sfuggirne”.

Le statistiche parlano chiaro: quasi 1 lavoratore su 4 ne risente, con conseguenze abbastanza negative: oltre a peggiorare nell’ambiente di lavoro, riverserà le proprie angosce e l’ira nell’ambito famigliare mettendo a repentaglio il rapporto con il coniuge e i figli.

E’facilmente riconoscibile lo stress da lavoro e l’ansia ad esso correlata; la propria psiche somatizza rapidamente le paure e gli affanni e li traduce in segnali in tutto il corpo.

Segnali da stress

Quando lo stress raggiunge il livello massimo ci sono ripercussioni che ricadono sulla nostra salute ma non solo: nell’ambiente si diventa ostili, distratti, irascibili, cala l’attenzione e il rendimento, si hanno vuoti di memoria e spesso ci si assenta da lavoro.

Successivamente insorgono campanelli d’allarme di carattere psicologico e fisico: ansia, depressione, pensieri negativi, affaticamento, attacchi di panico, pianto inspiegabile, continua sensazione di infelicità,angoscia, insonnia.

Tra i sintomi fisici più comuni possiamo citare:

  • Dolori di stomaco, colite, diarrea, nausea e vomito poiché il nostro apparato digerente è il nostro” secondo cervello” perciò percepisce i nostri reali problemi.
  • Ipertensione causata da un sistema cardiovascolare continuamente messo sotto pressione per una situazione che proprio non ci piace.
  • Calo delle difese immunitarie poiché in quel momento le difese si annullano lasciando al corpo la possibilità di utilizzare le proprie energie per fronteggiare il pericolo.
  • Diabete in quanto si incrementa il rilascio di sostanze che forniscono energia come il glucosio generando dei picchi anche elevati.
  • Emicrania, indolenzimenti muscolari, oppressione al petto.
  • Sensazione di sentirsi già stanchi al mattino, senza energie.
  • Sudorazione incontrollabile, mani e piedi freddi.
  • Sfoghi cutanei sulla pelle perché il corpo si sente “intossicato, avvelenato” e chiede aiuto.
  • Nei casi più gravi anche infarto o angina pectoris.
Rimedi efficaci

Già dal 2009 è obbligatorio per tutte le aziende valutare la situazione psicofisica dei propri dipendenti in modo tale da prevenire eventuale calo di produzione e aiutare il lavoratore con le cure mediche necessarie.

Il rimedio più efficace non è abbandonare il lavoro, come si pensa e neppure imbottirsi di ansiolitici e psicofarmaci per trarre un beneficio che non può durare per sempre.

La soluzione suggerita dagli esperti è la psicoterapia che aiuterà il soggetto a cambiare il modo di pensare, a trovare un equilibrio tra se stesso e l’ambiente che lo circonda, a rieducarsi attraverso consigli per vivere più serenamente anche una situazione scomoda. Riprendersi in mano la propria vita favorendo un nuovo adattamento all’ambiente permetterà di guarire. Ammettere il problema e superarlo con le proprie forze e con l’aiuto di esperti è il primo step per una sana guarigione. E’ importante non chiudersi a riccio, ma esporre le proprie difficoltà anche ai famigliari; solo in questo modo si può ritrovare fiducia in se stessi e si possono recuperare rapporti con figli e coniugi che sono importanti e alla base della propria felicità.

Freud affermava: “ il lavoro e l’amore sono le due aree di vita principali per l’adulto. Dunque, conviene impegnarsi a viverle bene entrambe!”

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