Fonte: screen shot You Tube
Nessuno conosce Teresa Bellanova nuovo Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del nuovo Governo Conte, eppure, piovono moltissime critiche su di lei ancor prima di verificare se farà un buon lavoro. Quello che sappiamo è che lei ha tutto il diritto di ricoprire quel ruolo, nonostante abbia conseguito nel suo percorso formativo soltanto la terza media e che sia stata una bracciante agricola, come molte donne del sud.
Criticare come molti hanno fatto sui social serve a poco perchè, spesso, non è il titolo di studio che rende il personaggio in questione in grado di svolgere il proprio ruolo in modo adeguato; pertanto se un titolo di studio di un certo livello è certamente preferibile per chiunque debba gestire incarichi importanti al Governo, soprattutto in ambito pubblico, nel caso della Bellanova è del tutto evidente che la questione è un’altra. Ed è una questione molto importante.
Teresa Bellanova: bracciante e sindacalista contro il caporalato
Come riporta la fonte Wikipedia, Nasce a Ceglie Messapica, in Puglia nel 1958.
Iniziò a lavorare come bracciante agricola a 14 anni. A 15 anni divenne capolega della federazione dei braccianti della CGIL nella Camera del lavoro della sua città, mentre a 20 anni divenne coordinatrice regionale delle donne Federbraccianti. Ha lavorato nel sud–est barese per poi spostarsi in provincia di Lecce, a Casarano, per contrastare la piaga del caporalato. Nel 1988 viene nominata Segretaria Generale provinciale della Flai (Federazione Lavoratori AgroIndustria), nella provincia di Lecce. Nel 1996 diviene Segretaria Generale della Filtea (Federazione italiana Tessile Abbigliamento Calzaturiero).Nel 2005 viene eletta componente del Consiglio Nazionale dei Democratici di Sinistra e il 22 aprile 2006 è eletta per la prima volta alla Camera dei Deputati nella lista dell’Ulivo nella circoscrizione Puglia.
Deputata dalla XV alla XVII legislatura e senatrice della Repubblica dalla XVIII, il 28 febbraio 2014 è stata nominata sottosegretaria di stato al lavoro nel governo Renzi, promossa poi, il 29 gennaio 2016, all’incarico di viceministra allo sviluppo economico. Dal 5 settembre 2019 è Ministra per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del governo Conte II.
Peraltro, essendo stata viceministro nello stesso ambito sia nel Governo Renzi e sia in quello Gentiloni, ha anche avuto una discreta esperienza in ambito strettamente politico e di militanza nel suo partito, il Partito Democratico che oggi ha stretto l’alleanza di governo col Movimento Cinque Stelle nel sostenere la seconda esperienza di Governo guidato da Giuseppe Conte.
Potrà bastare tutto questo curriculum per adempiere al suo incarico? Ce lo auguriamo e le auguriamo Buon Lavoro.