Immagine: Screen shot Youtube
In Perù, un gruppo di archeologi ha scoperto almeno 227 resti di bambini appartenenti a un’antica tribù chiamata Chimù .
Gli scavi sono stati effettuati vicino a un’area costiera a Pampa La Cruz, a Huanchaco, nel nord del paese. “Questo è il luogo più grande in cui sono stati trovati i resti di minori macellati “, ha detto il capo archeologo Feren Castillo all’AFP martedì scorso. Pare che i piccoli siano stati oggetto di un vero e proprio sacrificio nell’ambito di un rituale per onorare gli dei della civiltà Chimù, chiamati in causa nel tentativo di fermare gli effetti nefasti del maltempo provocato dall’ormai conosciuto fenomeno de El Nino.
Castillo, in merito, ha commentato: “Questa è la più grande estensione dove sono stati trovati i resti di bambini sacrificati.”.
Tagli ai lati del torace e altre tracce sui loro corpi hanno confermato che erano stati sacrificati. I resti erano distesi in modo che potessero arrivare verso il mare e alcuni pezzi di pelle e capelli risultavano ancora attaccati ai corpi.
I 227 cadaveri ritrovati sarebbero quindi il frutto del sacrificio mirato a fermare il fenomeno climatico de El Nino che provoca periodicamente un forte surriscaldamento delle acque del Pacifico nei mesi tra dicembre e gennaio, in media ogni cinque anni, con delle conseguenze nefaste. Spesso infatti il fenomeno provoca inondazioni nelle aree interessate o, al contrario, siccità nelle zone più lontane. Le perturbazioni spesso molto violente possono distruggere o allagare diverse zone o raccolti. Il sacrificio umano è un rituale che vige in molte tribù da diverso tempo ma mai si è verificato un massacro così corposo di minori nella storia dell’umanità.