Nadia Toffa, deceduta ad appena 40 anni per un tumore al cervello contro cui ha lottato con tutta la forza. Stesso destino, stesso tumore ma di diversa natura e tipologia è quello che ha stroncato Fabrizio Frizzi.
Il tumore al cervello è una forma di cancro che colpisce la parte più voluminosa del sistema nervoso centrale e si presenta con diversi sintomi che variano a secondo dai lobi colpiti.
Quanto parliamo di tumori cerebrali è necessario spiegare che ci riferiamo a quelli che colpiscono il sistema nervoso centrale che è composto da encefalo, suddiviso in cervello, cervelletto e tronco cerebrale, e midollo spinale. Il cervello a sua volta è si divide in emisfero destro ed emisfero sinistro e in lobi, frontale, parietale, occipitale e temporale.
I tumori al cervello si distinguono in tumori primitivi, che si sviluppano da cellule cerebrali, e secondari, che corrispondono a metastasi.
Tumori cerebrali primitivi: In circa il 60%dei casi si tratta di gliomi, formatisi a partire dalle cellule gliali che circondano e sostengono le cellule nervose; possono essere benigni e maligni.
Sono frequenti anche i meningiomi, sempre benigni, che colpiscono le meningi. Le cause dei tumori primitivi non sono note.
Come fare la diagnosi
Le tecniche di imaging ovvero TAC e Risonanza magnetica permettono di determinare la sede esatta del tumore e forniscono indicazioni sulla sua natura.
Una diagnosi precisa però si ottiene tramite biopsia cerebrale. Il trattamento si basa sull’ablazione chirurgica, previa individuazione di punti di riferimento, su radiografie tridimensionali, ed eventualmente sulla radioterapia.
Tumori cerebrali secondari
I tumori secondari sono metastasi, spesso multiple, generalmente di un cancro polmonare o mammario.
Danno luogo agli stessi sintomi dei tumori primitivi, ma presentano un’evoluzione più rapida.
Come fare la diagnosi
La diagnosi si basa su tecniche di imaging, che mettono in evidenza le lesioni cerebrali e, 1 caso su 2, il cancro primitivo.
Il trattamento è rivolto alla neoplasia primitiva, nel caso venga individuata. Può essere praticata anche la radioterapia cerebrale.
Glioblastoma, tra i 20 e i 44 anni, il tasso di sopravvivenza entro 5 anni è del 19%, tra i 45 e i 54 anni è dell’8%, tra i 55 e i 64 anni è del 5% (il glioblastoma mediamente uccide in 16 mesi)
Astrocitoma diffuso, tra i 20 e i 44 anni, il tasso di sopravvivenza entro 5 anni è del 68%, tra i 45 e i 54 anni è del 44%, tra i 55 e i 64 anni è del 22%
Astrocitoma anaplastico, tra i 20 e i 44 anni, il tasso di sopravvivenza entro 5 anni è del 54%, tra i 45 e i 54 anni è del 32%, tra i 55 e i 64 anni è del 14%
Oligodendroglioma, tra i 20 e i 44 anni, il tasso di sopravvivenza entro 5 anni è dell’88%, tra i 45 e i 54 anni è dell’81%, tra i 55 e i 64 anni è del 68%
Meningioma, tra i 20 e i 44 anni, il tasso di sopravvivenza entro 5 anni è dell’87%, tra i 45 e i 54 anni è del 77%, tra i 55 e i 64 anni è del 71%.
È difficile parlare di prevenzione per quanto riguarda i tumori al cervello, ad oggi infatti non è stato trovato alcun metodo di intervento preventivo, questo perché la malattia si forma e diffonde a causa di mutazioni casuali del DNA.
Due “guerrieri” sconfitti dalla malattia ma comunque vincenti per la caparbietà con cui l’hanno affrontata.
“Nadia Toffa ha avuto un tipo di tumore per il quale la ricerca sta lavorando molto a livello internazionale, ma anche in Italia”. Lo afferma Stefania Gori, presidente degli oncologi dell’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, interpellata dall’Agi sulla malattia della storica conduttrice delle Iene. Un tumore più raro di altri di cui non si sa molto.
“Su alcune forme tumorali dobbiamo acquisire ancora maggiori conoscenze – ammette l’oncologa – ma anche per queste la ricerca sta avendo notevoli progressi”.
A parlare del suo caro amico Fabrizio Frizzi, c’è Alfonso Signorini che gli è stato molto vicino e che ha riferito circa il tumore cerebrale del noto conduttore.
Frizzi è scomparso a 60 anni a causa di un’emorragia cerebrale. Nei giorni successivi alla morte era emersa l’ipotesi che il presentatore fosse affetto da un tumore al cervello che gli ha provocato il fatale danno vascolare.
“Lui [Frizzi] – spiega Alfonso Signorini-sapeva che non aveva scampo. E questo è molto importante da sottolineare, perché quando ha avuto quella ischemia che l’ha portato al ricovero immediato all’ospedale, ad ottobre, dagli esami di questa ischemia è risultato che aveva dei tumori diffusissimi che erano inoperabili”.
Sintomi del tumore al cervello
I tumori cerebrali non hanno segni e sintomi tipici, perché inducono disturbi comuni a molte altre malattie a carico del sistema nervoso. Per tale motivo, se notate la comparsa anche di uno dei segni e sintomi illustrati di seguito è importante che vi rechiate dal medico di famiglia, che, se lo riterrà opportuno, v’invierà da un neurologo.
In generale, segni e sintomi dei tumori cerebrali possono includere: mal di testa di nuova insorgenza o che cambia “tipo” e frequenza; mal di testa che diventa sempre più forte e non si riesce a controllare; nausea o vomito non spiegabili da altre cause; problemi di vista (vista offuscata, visione doppia, perdita della visione laterale, eccetera); perdita graduale della sensibilità o della capacità di movimento a livello di un arto; problemi di equilibrio e difficoltà nel parlare; confusione, cambiamenti della personalità o del comportamento; crisi di tipo neurologico; problemi di udito.
Infine, via via che il tumore cresce può invadere i tessuti circostanti, ma nel cervello lo spazio a disposizione è molto ridotto e si ha presto la formazione di liquido che comprime le parti ossee, generando forti mal di testa che non passano con i farmaci analgesici o gli antinfiammatori. Il mal di testa intrattabile è, quindi, uno dei sintomi più comuni, insieme alle crisi epilettiche, dovute all’effetto irritante della massa tumorale.