Il nostro corpo è costituito da un perfetto equilibrio tra organi e strutture ossee, il cui equilibrio perfetto ne determina la funzionalità complessiva. Ogni singola parte del nostro corpo, anche quella più piccola e che per molti sembra insignificante e inutile, ha una ragion d’essere, un ruolo e una posizione ben precisa, pertanto qualsiasi squilibrio vada a modificare questo situazione, innesca una serie di problematiche più o meno gravi come nel caso della vertebra Atlante, la prima vertebra cervicale.
La vertebra atlante è pertanto la prima vertebra cervicale, e viene anche definita C1. L’atlante si articola superiormente con l’occipite e inferiormente con l’epistrofeo, ed è fondamentale per i movimenti della testa quali rotazione, flessione, estensione e inclinazione laterale. La frattura isolata dell’atlante, rara, può essere può essere causata da un’iperestensione forzata della testa.
La vertebra atlante, fondamentale per il nostro benessere, è così chiamata rifacendosi alla mitologia che racconta che Atlante era infatti un gigante che sorreggeva il globo del mondo, così come questa prima vertebra sorregge il nostro cranio insieme alla seconda vertebra “epistrofeo” con la quale forma proprio l’articolazione che collega la scatola cranica alla colonna vertebrale e ne permette una buona mobilità.
Un disallineamento di questa prima vertebra può causare una serie di disturbi al sistema scheletrico ma anche a cascata sul sistema circolatorio e neurologico.
E’fondamentale ricordare che, intorno a questa vertebra, scorrono ben 12 nervi cranici a coppie, facenti parte del sistema nervoso autonomo, ad esempio il nervo vago che regola molte funzioni di organi interni come laringe, faringe, esofago, cuore, polmoni, stomaco, intestino. La compressione di tale nervo può comportare notevoli disagi che si ripercuotono su diversi sistemi.
Un’alterazione dell’asse cranio-atlante-epistrofeo può essere la causa di una serie di disturbi più o meno gravi, abbastanza diffusi. Si tratta soprattutto di disturbi la cui causa non viene identificata da indagini mediche tradizionali e che spesso vengono catalogati come disturbi psicosomatici.
La sindrome dolorosa della cervicale è più o meno nota a tutti in modo diretto o indiretto e i sintomi vanno dai dolori e rigidità muscolare fino a problemi più ampi come il mal di testa, dolore che si irradia alle spalle, stanchezza generale, vertigini, nausea e persino fotofobia.
Pensiamo anche che la funzione di equilibrio dell’atlante è anche evidenziata dal suo ruolo nel regolare l’orizzontalità dello sguardo, fondamentale per l’assetto generale del nostro corpo.
Un disequilibrio nella posizione della vertebra Atlante può portare anche ad altri numerosi fastidi che possono compromettere la qualità della vita soprattutto se si protraggono diventando cronici: nevralgia del trigemino, dolori mandibolari, ronzii e fischi alle orecchie, sinusite, formicolii degli arti che possono sfociare in vere parestesie, tendiniti, mal di schiena anche gravi che portano a discopatie e asimmetrie del bacino.
Curare solo i singoli sintomi di questa molteplicità di conseguenze, non garantisce risultati a lungo termine, anzi spesso rischia solo di allungare i tempi di cura e cronicizzare altre sopraggiunte problematiche secondarie.
Diventa così essenziale verificare subito un corretto allineamento in modo da avviare adeguati trattamenti risolutivi.
Non è detto che questi sintomi siano da ricollegare al mal posizionamento della vertebra Atlante ma se non si evidenziano altre cause e non si riesce a risolvere il problema, vale forse la pena di parlarne con il proprio medico.
In molti neonati il trauma del parto può creare un disallineamento della vertebra Atlante nella presa del bambino che esce dal canale del parto, ciò può avvenire anche per cause secondarie nel corso della nostra vita, come, ad esempio, per traumi successivi ad incidenti, il classico colpo di frusta ad esempio, o cadute, intubazioni durante operazioni. In tutti questi casi la vertebra Atlante può disallinearsi o può peggiorare il suo disallineamento.
Il disallineamento della vertebra Atlante porta ad un disequilibrio di tutto lo scheletro con problemi di postura che alterano sensibilmente il proprio benessere, oltre a schiacciamenti costanti e dolorosi su vari nervi e articolazioni e piccoli e grandi vasi sanguigni.
Non sempre i medici, durante una prima visita, comprendono che vi sia un disallineamento. Sarà necessario effettuare una Tac o una risonanza magnetica per esserne certi.
Qualora si riscontri un disallineamento è possibile rivolgersi ad un atlantotecnico, un chiropratico o un osteopata, figure specialistiche e qualificate che sono anche in grado, anche attraverso un esame manuale, di dare già alcune pratiche indicazioni a riguardo e programmare eventuali sedute di riallineamento. Tutte le eventuali manovre devono essere eseguite solo e soltanto da professionisti.
Avere l’Atlante disallineato significa, in pratica, avere la testa spostata rispetto il centro del tratto Cervicale Superiore, che crea un disallineamento della testa rispetto il corpo. Nel tempo, i muscoli disallineati e contratti del collo limitano il flusso di impulsi elettrochimici, dal cervello al corpo. Tale disallineamento, trascurato nel tempo, causa dolore e sintomi vari che si svilupperanno durante la vita della persona.
Il disallineamento dell’Atlante può causare una tipica reazione a catena: asimmetrie in tutto lo scheletro, come una spalla più alta dell’altra con dolori alla scapola, scoliosi, bacino inclinato con conseguente pericolo di formazione di ernie del disco (discopatie), mal di schiena, all’anca, al ginocchio ed eventualmente al piede.
Ecco nel dettaglio alcuni disturbi correlati con il disallineamento dell’Atlante:
L’intervento si rivolge alla zona cervicale. Gli esercizi di ginnastica posturale sono da calibrare in base alle caratteristiche del soggetto, all’età, all’entità della problematica posturale e così via. Dopo la raccolta dei dati e i test di valutazione, gli esercizi generalmente prevedono movimenti di retropulsione del mento e della testa, rilassamento in estensione e in flessione, allungamento e stabilizzazione.