Iva Zanicchi torna a far parlare di sè: nella sua intervista ha speso alcune parole per giudicare il Premier Conte, oltre che a raccontare della sua lieve depressione, conseguenza del lockdown.
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Iva Zanicchi parla del lockdown, del Covid-19, di Conte, a Un Giorno da Pecora, creando un “bel minestrone” di dichiarazioni: “Sono un po’ depressa, voglio tornare ad essere quella di prima”
Zanicchi, Conte e depressione
Iva Zanicchi, volto della tv italiana tanto apprezzato, ha deciso di confessare le sue malinconie ed angosce ai microfoni di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1; la cantante ha infatti ammesso: “Sono leggermente depressa, non ho ancora il mio buonumore ma voglio tornare ad esser quella di prima, più divertente e spiritosa, cose che non sono più.”
Stessa cosa vale per il suo compagno: “siamo spesso chiusi in casa, facciamo fatica a riprendere il ritmo di prima, mi riabituerò piano piano…”
La Zanicchi poi si è spostata sul fronte politico, rivelando simpatie e antipatie di chi è al potere: “Io una volta dissi che volevo fondare un partito con Orietta Berti, lo chiamerei ‘il partito del Tortellino’, e magari avremmo anche un bel successo. Anche se a dire la verità ho una lontana parente della Lega, con cui abbiamo dei bisnonni in comune”.
Iva Zanicchi: “Giuseppe Conte? Non sa che pesci prendere”
Si passa allora a parlare di Giuseppe Conte, sul quale Iva Zanicchi dichiara: “Si presenta molto bene, con un tocco di classe. Lo vedrei bene come parente, come il fidanzato di una figlia”. E se questo è il commento ‘estetico’, sulle sue azioni politiche la cantante di “Zingara” dichiara:
“Governare questo Paese è difficilissimo. Lui, quasi tutti giorni, a reti unificate, si faceva vedere e rassicurava. Lo avrei fatto anche io. Poi non ha mantenuto tutto quello che ha detto, ma non perché non lo abbia voluto ma perché non sa che pesci prendere. Si arrampicano sui vetri. Non per cattiveria, non riescono proprio ma vorrebbero fare”.
E ha spiegato: “Non son capaci, non mi riferisco a Conte”. La cantante ha infine specificato le sue dichiarazioni: “Nel tennis si gioca a tennis in quattro, lì giocano almeno in 20: non si sa dove vanno a finire le palle…”